Una volta ai bambini che andavano in montagna e gli si dava un bastone per aiutarsi nella salita, gli si diceva: "un'altra gambettina", perché in effetti un bastone è come avere una gamba in più.
Pochi anni fa, la comparsa in Italia dei bastoncini da trekking è avvenuta per mano soprattutto di tedeschi e austriaci che volevano godere delle meraviglie dei nostri sentieri di montagna.
Sembravano una cosa "da stranieri", e pochi italiani che andavano in giro per le montagne accettavano di essere visti impugnando quei cosi. Al limite, il solito bastone di legno.
Ma le cose cambiano velocemente nei nostri tempi, perfino in montagna.
Adesso i bastoncini per camminare sono sempre più presenti sul paesaggio urbano, sulla campagna, sulle montagne e sul mare. Camminare è di moda. I professionisti del settore medico insistono sul fatto che è un'abitudine sana per il cuore a qualsiasi età. Da una semplice passeggiata attraverso la campagna o la città, a percorsi più impegnativi attraverso sentieri e montagne, sono un aiuto sempre più essenziale. Oramai gli italiani ci siamo tutti convinti del fatto che camminare in montagna con l'aiuto di due bastoni da trekking è tutta un'altra cosa. Ben presto questi attrezzi sono diventati due compagni o piuttosto due "amici" alla moda insostituibili per camminare.
Gli innovativi bastoncini telescopici da trekking della INDESmed sono fatti in un materiale molto leggero: la fibra di carbonio. Si possono regolare in altezza al millimetro, a seconda della statura e del tipo di terreno, e se si è in salita o in discesa. Possono essere utilizzati su qualsiasi terreno, al di fuori di quello strettamente alpinistico, e all’occorrenza essere sistemati nello zaino, molto velocemente grazie alla chiusura veloce delle tre sezioni, brevettata INDESmed e senza che sbuchino fuori!
Uso dei bastoncini da trekking
Per prima cosa c’è da dire che vanno usati sempre in coppia.
Si cammina muovendo alternativamente gambe e braccia: gamba destra e bastone sinistro, gamba sinistra e bastone destro. Su terreno pianeggiante o un salita i bastoncini vanno tenuti leggermente inclinati in avanti in modo da sfruttare al massimo la loro spinta. In discesa invece al fine di scaricare al meglio parte del proprio peso sulle braccia e per godere appieno del loro appoggio le punte vanno sempre tenute davanti al corpo ad ogni passo. Come tutte le cose anche per usare bene i bastoncini ci vuole pratica ed allenamento. Con il tempo e con l’esperienza i gesti diverranno sempre più automatici e fluidi perché tutto sommato camminare con i bastoncini risulta piuttosto naturale a tutti.
I bastoncini da trekking offrono numerosi vantaggi all'utente.
- Le braccia si rinforzano. I tricipiti hanno un ruolo attivo quando si hanno in mano i bastoncini durante le passeggiate soprattutto in salita durante la fase di spinta.
- Migliora l'ossigenazione del sangue, perché favorisce una maggiore apertura della cassa toracica e permettono all'escursionista di respirare a pieni polmoni.
- Conseguentemente, l'affaticamento si riduce e l'efficienza aumenta.
- Si ha più equilibrio e stabilità durante camminata, in fase di discesa e di salita. Quattro punti di appoggio (quattro gambettine) sono meglio che due. Meno cadute accidentali e meno distorsioni alle caviglie.
- Aiutano a scaricare il proprio peso e quello dello zaino sulle braccia. Si sgravano così le articolazioni delle ginocchia e delle caviglie durante le lunghe discese.
- Camminata più scorrevole e fluida, se si muovono al contempo gambe e braccia in modo alterno, il che ovviamente rende l'escursione molto più piacevole.
La lunghezza si regola in base alla propria statura, ed in base al tipo di terreno (in salita, in discesa, pianeggiante...) che si incontrerà.
Su di un terreno pianeggiante, l’altezza dei bastoncini si deve regolare in modo che impugnando il bastoncino in posizione eretta, l‘angolo tra il braccio e l'avambraccio sia di 90 gradi.
Se il percorso dovesse presentare delle salite o delle discese lunghe allora si devono accorciare o allungare, in base all’inclinazione del pendio. In forte pendenza vi conviene ridurre la lunghezza del bastoncino a monte perché possiate sfruttarne pienamente l’appoggio.
- Nelle situazioni in cui si devono avere libere le mani, per esempio su terreni impervi o rocce, i bastoncini potrebbero essere d'intralcio.
In quei casi possiamo, se il tratto è breve, tenere i bastoncini al polso facendo passare la mano nel lacciolo per non perderli, facendo sempre molta attenzione a non inciampare sui bastoni
Se il tratto si rivela invece lungo è meglio chiuderli e riporli nello zaino verticalmente.
- Se si dovesse cadere o scivolare, o semplicemente sbilanciarsi, possono essere pericolosi. Per questo motivo è sempre meglio non far passare la mano nel lacciolo soprattutto in discesa, per avere la possibilità, di lasciarli andare più velocemente.
- A lungo andare l'uso dei bastoncini da trekking vi abituerà ad un nuovo equilibrio che è quello dell’utilizzo di quattro arti portanti. Quindi se si utilizzano spesso i bastoncini quando se ne farà a meno si potrebbe avere un minor senso dell’equilibrio. Alternate dunque camminate con a camminate senza bastoncini anche tenendo conto del peso dello zaino e del tipo di terreno.
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